Dando uno sguardo agli appuntamenti della nuova stagione, giunge anche la notizia della versione musical del ragioniere più famoso (e sfortunato) d'Italia: Gianni Fantoni lo interpreterà a partire dall'ottobre 2017, con la benedizione di Paolo Villaggio.
Gianni Fantoni, attore comico ferrarese, ha annunciato su Facebook alcuni giorni fa che a ottobre 2017 tornerà in teatro con un musical, calandosi nei panni di Ugo Fantozzi, il celeberrimo ragioniere creato dall’eclettismo di Paolo Villaggio e portato per la prima volta sullo schermo da Luciano Salce nel 1974.
Il progetto, di cui Fantoni è anche ideatore e produttore, si basa sui primi tre romanzi che Villaggio ha dedicato al ragioniere più sfortunato d’Italia. Il comico ferrarese ha fatto dell’imitazione di Villaggio il suo cavallo di battaglia fin dai primi anni Novanta e in un video pubblicato sul sito ufficiale del musical, l’attore genovese - la cui prima reazione, quando è venuto a sapere del progetto, è stata: “Oh, mio Dio!”- in maniera molto divertente ha dato la sua "benedizione" all’intera operazione.
Sui social si sono immediatamente scatenate numerose reazioni, ad esempio, tra fedelissimi di Fantozzi e appassionati di musical: c’è chi sostiene che il rischio di un’operazione-nostalgia, trasformando in un musical le vicissitudini di un’icona del costume, sia troppo elevato; altri non lo ritengono un soggetto adatto per un musical; molti pensano che questo sia il facile tentativo di attirare una grossa fetta di pubblico a teatro, e questo naturalmente, significherebbe un incasso sicuro. Ma sarebbe meglio lasciare che le cose accadessero, prima di scagliarsi contro e giudicare. In fondo, una trasposizione teatrale, oltretutto in chiave musical, di un soggetto così conosciuto potrebbe anche sviluppare nuove e ulteriori chiavi di lettura e punti di vista sulle vicende dell’infelice ragioniere.
E fin qui si parla dell’autunno 2017, quindi di una stagione teatrale successiva a quella che partirà dopo l’estate; ma, d’altronde, Fantozzi il musical non è l’unico titolo “sicuro” che vedremo sui palcoscenici italiani a partire dai prossimi mesi. Rimanendo in tema nostalgia – abbinato ai pronostici d’incasso - si possono citare titoli (di origine cinematografica) come Footloose (settembre-dicembre) e The Bodyguard , in scena solo a Milano per tre mesi, diretto da Federico Bellone; oppure La febbre del sabato sera, per la regia di Claudio Insegno, in scena dal 9 dicembre al Teatro Nuovo di Milano e poi in tour; e ancora la novità 2017 del Sistina di Roma, Febbre da cavallo, adattamento teatrale di Enrico Vanzina, dal film di Steno, con la partecipazione di Maurizio Mattioli e la direzione artistica di Enrico Brignano (dal 15 marzo).
Tornano anche – a Roma e in tour italiano – due successi della stagione appena conclusa: Il Marchese del Grillo, regia di Massimo Romeo Piparo, con Enrico Montesano nel ruolo che al cinema fu di Alberto Sordi; e Sister Act, con la regia di Saverio Marconi e la partecipazione straordinaria di Suor Cristina Scuccia e Pino Strabioli.
Porta sempre la firma di Piparo un'altra novità della stagione: la versione italiana del musical Evita,di Webber & Rice, con Malika Ayane, nel ruolo del titolo, affiancata da Filippo Strocchi nei panni del Che (dal 9 al 27 novembre a Milano e poi in tour fino a gennaio 2017).
Ce n’è davvero per tutti i gusti, ma per lasciarsi soddisfare (o meno) bisognerebbe, se non altro, cercare di vivere positivamente l’attesa.